Vestiti di calzari da muta subacquea, camminavano sul bagnasciuga armati di rampino, pronti a pescare i polpi in un periodo di fermo biologico e nelle zona vietata di Sant’Imbenia, ad Alghero. Un altro gruppo di pescatori è stato sorpreso davanti al faro di Porto Conte.
Nove le sanzioni e i sequestri eseguiti, in questi giorni, nell’Area marina protetta Capo Caccia-Isola Piana e nel Parco di Porto Conte, da parte della compagnia barracellare, impegnata nell’attività di polizia per tutelare una zona di elevato pregio ambientale. Sono state riscontrate diverse violazioni della sospensione dell’attività di pesca professionale, compresa quella ricreativa e sportiva, che ha avuto inizio lo scorso 1° settembre e che terminerà il prossimo 1° marzo 2025.
Durante i controlli di questi giorni sono stati identificati e sanzionati alcuni pescatori sportivi che utilizzavano strumenti non autorizzati, i quali si sono visti sequestrare anche le loro attrezzature da pesca. Sono state inoltre accertate e contestate diverse violazioni al divieto di sosta notturno, dalle 22 alle 6, lungo il belvedere davanti all’Isola Foradada, Sant’Imbenia e Tramariglio. In tre giorni sono state contestate multe per circa 3mila euro.
«In accordo con l’azienda speciale Parco di Porto Conte contiamo di attivare un distaccamento presso la sede del Parco, composto da almeno otto barracelli appositamente formati e dopo aver superato una selezione interna – sottolinea il comandante dei barracelli, Riccardo Paddeu, – il distaccamento sarà un punto riferimento per il rispetto della legalità a mare e non solo, con l’impegno giorno e notte di vigilare sul rispetto delle disposizioni dell’ente gestore, evitando il verificarsi abusi di ogni genere. Nei prossimi mesi, così come concordato con il sindaco Raimondo Cacciotto, si procederà a rafforzare l’organico con l’avvio delle procedure selettive per l’arruolamento di personale».